PROLOGO

 

 

 

Primo lunedì dopo capodanno, Sacramento, Capitale della California.

La donna che indossa un severo tailleur nero ed ha capelli biondi pettinati come l’attrice degli anni 40 Veronica Lake è in piedi non lontano dal palco dove Lucille Abadon sta recitando la formula del giuramento come Governatore della California.

I suoi occhi attenti colgono un movimento tra la folla degli spettatori. Sa chi è stato a muoversi e quale sia il suo scopo.

Le sue pupille diventano brevemente dei teschi mentre pondera la sua prossima mossa.

 

Solo perché non ci credete non vuol dire che non sia vero.

(Katherine Howe)

 

 

  

 

#90

 

L’ORA DELLE STREGHE

 

1.

 

 

            Topanga, Canyon, Los Angeles, California, oggi, mezzanotte e 43.  Ora del Pacifico.

La donna che indossa una lunga tunica rossa su cui è inciso un pentacolo rovesciato solleva sopra la sua testa una neonata piangente e proclama con voce stentorea:

-O Satana, grande Signore dell’Inferno, ti offriamo questa bimba, ultima nata della stirpe di Dracula. Che il suo sacrificio ti sia gradito!-

            Da terra, sdraiata su un pentacolo tracciato con il sangue, una donna bionda mormora con un filo di voce:

-No… no.-

            Al suo fianco un’altra donna bionda è inginocchiata e stringe l’elsa di una spada di metallo scintillante.

 

            Torre delle Ombre, un luogo senza tempo.

Hannibal King, vampiro e detective, segue il bizzarro ometto davanti a lui che lo ha appena salvato da quella che sembrava una caduta senza fine.[1] Se è davvero un uomo, si chiede, e non un altro fantasma o peggio, indossa un abito di foggia ottocentesca porta, occhiali a pince-nez e sulla testa ha una tuba, non proprio un abbigliamento usuale. In un luogo come questo come può essere sicuro che non sia solo il frutto della sua immaginazione?-

-Oh, le assicuro, Mr. King, che sono reale, quanto qualunque altra cosa all’interno di questa torre.-

-Lei… mi legge nel pensiero?- esclama King.

            L’uomo che ha detto di chiamarsi Headstone P. Gravely, nome decisamente fuori dall’ordinario, sogghigna e replica:

-Forse… o forse so cosa pensa perché lei crede di essere reale ma è solo il personaggio di una storia che sto narrando… una storia horror naturalmente.-

-Mi sta prendendo in giro?-

-Chissà? Il confine tra realtà e fantasia e davvero molto sottile qui nella Torre delle Ombre.-

            Il che non è affatto rassicurante, pensa il vampiro.

 

            Everglades, Florida ore 3 e 15 del mattino. Ora della Costa Orientale.  

L’essere conosciuto come Uomo Cosa è rimasto fermo non sa nemmeno lui per quanto ad osservare la Torre delle Ombre, aspettando.

            La sinistra costruzione esiste da tempo immemorabile e non esiste realmente in questo piano dell'esistenza. Solo coloro che sono stati scelti da un destino se non avverso quantomeno beffardo possono vederla ed entrarvi anche se quasi nessuno di costoro ne è uscito… non da vivo o da sano di mente almeno.

            Anche l’Uomo Cosa può vederla grazie alla sua particolare sintonia con la magia ed il suo ruolo di guardiano del Nesso di Tutte le Realtà.

            Dopo lunghi minuti di immobilità allunga la mano verso il portone e questo si apre con lugubre cigolio.

 

 

2.

 

 

            Topanga, Canyon, Los Angeles, California, mezzanotte e 44. Ora del Pacifico L’Alta Sacerdotessa sorride sotto il cappuccio che le nasconde il volto mentre con il suo coltello sacrificale si prepara a sgozzare la neonata piangente quando una voce intima:

-Ferma!-

            Un pipistrello plana davanti a lei e si trasforma istantaneamente in una giovane donna dai lunghi capelli neri.

-Lilith!- esclama l’Alta Sacerdotessa.

-Sì, io.- replica la Signora dei Vampiri -Questa bambina appartiene al Casato dei Dracula ed è sotto la mia protezione. Che nessuno osi toccarla o subirà la mia collera.-

-Hai un bel coraggio, figlia di Dracula, a venire qui da sola a sfidare le forze stesse dell’Inferno.- replica l’Alta Sacerdotessa con voce quieta.

            Lilith Dracula fa un sorrisetto maligno e ribatte:

-Chi ha mai detto che sono venuta sola?-

            La luna piena è oscurata da uno stormo di pipistrelli mentre dalle colline circostanti sale un sinistro coro di ululati.

 

             Torre delle Ombre, un luogo senza tempo.

Frank Drake cade sotto l’attacco della creatura metà donna e metà pipistrello che un tempo era stata la sua fidanzata Jean Ovington. Sente il suo alito mentre sta per conficcare i suoi canini nel suo collo e ricorda una notte di tanti anni prima quando, in una circostanza molto simile a questa, la uccise e la vide diventare polvere sotto i suoi occhi.[2]

            Istintivamente allunga una mano a cercare qualcosa per difendersi e sorprendentemente lo trova: un pezzo di legno che sembra fatto apposta per l’occasione.

            Frank non si fa troppe domande. Afferra il pezzo di legno e lo conficca nella schiena della vampira. Si aspetterebbe un urlo ma invece sente una risata.

-Sorpreso, Frank?- gli dice Jean -Qui le classiche regole non valgono. Tu non puoi farmi del male mentre io… io posso ucciderti!-

 

            Inverness, Scozia, ore 15 e 18 del pomeriggio, Ora standard delle Isole Britanniche.

La donna bionda dai capelli corti e l’uomo dai capelli bianchi e la barba alla Lincoln entrano nella sede locale del Servizio di Polizia della Scozia.

            Un agente all’ingresso si rivolge loro con voce ferma:

-Nome e motivo della visita-

La donna sbuffa ed estrae dalla borsetta un tesserino che mostra all’agente dicendo:

-Sono l’Ispettore Detective Johanssen del MET.[3] Sono attesa da…-

-Da me.-

A parlare è stato un uomo robusto che percorre il corridoio a grandi passi e si presenta ai nuovi arrivati tendendo loro la mano:

-Sono il Sovrintendente Detective Angus MacLeod. Sono io che ho richiesto la vostra consulenza. Il Signore è…?-

-Il Professor Noah van Helsing di Amsterdam, esperto di vampiri e affini. Ho pensato che le sue conoscenze avrebbero potuto esserci utili.- spiega Constance Johanssen.

-Van Helsing eh? Molto appropriato visto che quello con cui abbiamo a che fare potrebbe essere proprio un vampiro o qualcosa molto simile.- commenta il Sovrintendente stringendo loro la mano -Se volete seguirmi, vi spiegherò tutto nel dettaglio.-

            Che è proprio quello che voglio, pensa Constance.

 

 

3.

 

 

            Torre delle Ombre, un luogo senza tempo.

Jennifer Kale sente il calore dei ferri arroventati impugnati dal boia che stanno per toccare le sue carni sotto lo sguardo compiaciuto di quello che sembra Cotton Mather, il terribile inquisitore della famigerata caccia alle streghe di Salem, Massachusetts, del 1692.

            Per quanto provi a liberarsi dalle catene che la imprigionano, la giovane strega non ci riesce. Quale che sia l’incantesimo che le sostiene, è più forte della sua magia. Se non succede qualcosa alla svelta, è spacciata.

            E qualcosa succede perché la porta della cripta si apre improvvisamente e nel vano appare una figura informe che sembra fatta di fango e vegetazione. Jennifer la riconosce immediatamente ed esclama:

-Uomo Cosa!-

 

            Topanga, Canyon, Los Angeles, California, mezzanotte e 45.

Alcuni arrivano volando su ali di pipistrello per poi assumere forma umana atterrando; altri scendono dalla collina in forma di lupo od in una forma intermedia tra quella dell’uomo e del lupo; altri ancora sbucano semplicemente dalle ombre in forme mostruose ringhiando e sbavando.

-Pensi ancora che sia venuta sola, figlia del Diavolo?- chiede ancora Lilith Dracula in tono irridente.

            L’Alta Sacerdotessa della Chiesa dei Dannati si guarda intorno e poi dice:

-Licantropi e ghoul, ti sei scelta degli interessanti alleati, figlia di Dracula. Credo che manchino solo gli zombie e le mummie.-

-Forse ci sono anche quelli, vuoi vedere?-

            Sotto il suo cappuccio Lucille Abadon ha un’espressione cupa che ben si accompagna al suo silenzio.

 

            Torre delle Ombre, un luogo senza tempo.

L’afroamericano calvo guarda Blade inginocchiato in catene davanti a lui e fa un sorriso maligno dicendo:

-Non sei contento di aver ritrovato il padre che non hai mai conosciuto?-

-Va’ all’Inferno!- replica, sprezzante Blade.

-Ci sono stato e ne sono scappato. Per questo il Diavolo mi rivuole con sé. Lui non può toccarmi direttamente che è la ragione per cui ha mandato te. Ha sempre avuto un perverso senso dell’umorismo.-

-Perché non mi hai ucciso finora? E non dirmi che è per amore paterno, non ne hai mai mostrato segno da quando sono nato. Non sapevo nemmeno il tuo nome.-

-Mi chiamo Lucas Cross ma che importanza ha un nome? Ne ho avuti tanti in questi decenni. Per qualche tempo mi hanno anche chiamato Papà Legba.-

-Tu!-

-Sì, io.-

            Cross si avvicina a Blade e gli solleva il mento con la mano fissandolo dritto negli occhi.

-Ho una storia da raccontarti, figliolo, forse ti piacerà.- gli dice -È una storia che parla di strani incontri agli incroci, di sangue, di morte e di cose che esistono oltre la morte.-

 

 

4.

 

 

            Topanga, Canyon, Los Angeles, California, mezzanotte e 46.

L’Alta Sacerdotessa fissa dritta negli occhi la figlia di Dracula e finalmente dice:

-Credevo che avessimo un patto di non interferenza reciproca.-

-Che non è valido quando minacci un membro della mia stirpe.- ribatte Lilith indicando la neonata posata sul rozzo altare di pietra -Quella bambina è una Dracula ed una minaccia a lei è una minaccia a me, questa è la legge, la mia legge.-

-Tu sai chi stai sfidando? Io ho dalla mia le potenze delle Tenebre.-      

            L’Alta Sacerdotessa guarda verso l’essere che assomiglia alle raffigurazioni medievali del Diavolo e che se ne sta seduto su una specie di trono senza parlare.

-Il Capro Nero? Il suo potere è limitato.- replica la figlia di Dracula -Secondo gli antichi patti non può usarlo se non è direttamente minacciato, può solo aumentare il potere dei suoi seguaci, ma anche in questo ha dei limiti specie da quando è stato esiliato sulla Terra, non è così?-

-Anche se fosse, è il mio potere che devi temere.- ribatte l’Alta Sacerdotessa.

-Ed il mio!- aggiunge un’altra figura femminile.

            La creatura semidemoniaca che si fa chiamare Empia balza addosso a Lilith trascinandola al suolo.

 

            Torre delle Ombre, un luogo senza tempo.

L’Uomo Cosa non saprebbe dire perché una volta varcato il portone della Torre delle Ombre si è ritrovato proprio nella cripta in cui è imprigionata Jennifer Kale in tempo utile per salvarla dalla tortura.

            Per la verità l’Uomo Cosa non si pone nemmeno simili domande ed avanza semplicemente verso la ragazza incatenata.

-Chi sei?- grida Cotton Mather -Come sei entrato qui?-

            Nessuna risposta arriva dalla creatura che continua ad avanzare e non si ferma nemmeno quando il boia gli lancia i suoi ferri roventi che lo attraversano senza danni.

-Non è possibile!- esclama Mather.

            Lui ed il boia non sono davvero chi sembrano e nemmeno sono vivi nel senso normale del termine, sono creazioni della Torre o dell’entità che è responsabile. Tuttavia in questo luogo sono abbastanza reali da provare emozioni, emozioni come la paura e come Jennifer sa bene, chiunque conosca la paura brucia al tocco dell’Uomo Cosa.

            I due esseri urlano quando l’Uomo Cosa li tocca e si liquefanno come se fossero statue di cera. Quasi contemporaneamente le catene che trattengono Jennifer Kale scompaiono e la ragazza salta elegantemente al suolo.

-Sento che i miei poteri magici stanno ritornando.- dice rivolta all’Uomo Cosa -Sei arrivato al momento giusto, vecchio amico.-

            Come sempre, l’Uomo Cosa tace.

 

Topanga, Canyon, Los Angeles, California, mezzanotte e 47.

La ragazza bionda con il succinto costume blu e rosso giace in ginocchio, lo sguardo rivolto verso terra. Ha fatto, sia pure inconsapevolmente, il lavoro della sua nemica, ha contribuito al suo trionfo imminente e questo l’ha annichilita lasciandola in stato catatonico.

“Non disperarti, figlia. Hai compiuto il lavoro di tuo padre, hai adempiuto al tuo destino, dovresti esserne orgogliosa.”

            La voce echeggia direttamente nella sua mente e lei sa a chi appartiene.

“Non sono tua figlia.” Ribatte lei sempre nella mente.

Ostinata come tutta la mia prole, una vera figlia dell’Inferno. Se accettassi il tuo retaggio avresti un posto al mio fianco nel nuovo ordine che verrà dopo l’Apocalisse.”.

            In quella che chiamiamo realtà la ragazza alza la testa.

“Non avresti dovuto ricordarmi il mio potere, padre…”

            I suoi occhi da azzurro intenso diventano rosso fuoco.

-… perché lo userò contro di te.-

 

 

 

5.

 

 

            Torre delle ombre, un luogo senza tempo.

Frank Drake comincia a sentire i morsi della disperazione.

-Ricordi, Frank?- gli dice la creatura che afferma di essere Jean Ovington -Proprio come l’ultima volta ma stavolta nessun improvvisato paletto di legno ti salverà. Morirai stanotte, Frank.-

            Con la forza della disperazione Frank riesce ad allontanarla.

-Complimenti, Frank, non ti facevo così forte e determinato. Sei cambiato da quando stavamo insieme.-

-Non sai quanto. Se vuoi uccidermi dovrai sudare.- replica Frank -Non cadrò senza lottare.-

-Ma alla fine cadrai.-

            Proprio in quel momento una porta si apre.

 

            Torre delle ombre, un luogo senza tempo.

Lucas Cross guarda il suo presunto figlio e comincia a parlare:

-C’era una volta un ragazzo che veniva dalle Indie Occidentali.[4] Era ambizioso e voleva vedere il mondo e così se ne andò di casa. Una notte si ritrovò ad un incrocio e fece un curioso incontro.-

-Conosco anch’io la storia di Robert Johnson.- ribatte Blade -E tu non sei lui..

            Cross schiocca le dita e le catene che imprigionano Blade si stringono sin quasi a soffocarlo.

-Odio essere interrotto.- dice Cross -Dove ero rimasto?-

 

            Topanga, Canyon, Los Angeles, California, mezzanotte e 48.

L’Empia allunga i suoi artigli verso Lilith gridando:

-Ti mangerò il cuore!-

-Parli troppo.- replica Lilith con un sogghigno.

            Un attimo dopo è diventata nebbia sfuggendo agli artigli della sua avversaria per poi riapparire alle sue spalle. Le afferra le ali da pipistrello e la scaglia via con forza.

-Non è stato molto elegante, lo ammetto ma comunque efficace.- dice all’Alta Sacerdotessa -Dove eravamo rimaste? Ah, sì: consegnami la bambina e la madre e me ne andrò assieme ai miei alleati. Rifiuta e sarà la guerra.-

            Sotto il cappuccio gli occhi dell’Alta Sacerdotessa ora brillano come piccoli fuochi. -Tu mi minacci ma non hai idea di quale sia il mio vero potere.- replica.

            Il suo corpo si illumina circondato da un alone di fiamma, le sue mani si allungano verso il collo della Signora dei Vampiri mentre dice:

-Ora lo scoprirai!-

 

 

FINE DEL NOVANTESIMO EPISODIO

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Che dire? Sostanzialmente poco, quindi diciamolo subito.

1)     Nel Regno Unito non esiste una vera polizia nazionale anche se il Metropolitan Police Service della Grande Londra ne svolge alcuni compiti, ma tante polizie regionali. Di recente la Scozia ha unificato tutte le forze di polizia locali in unica forza per tutta la nazione scozzese.

2)     Robert Leroy Johnson, nato nel 1911 e morto nel 1938, è stato un famoso bluesman afroamericano il cui stile ha influenzato molti musicisti fino ad oggi. Una popolare leggenda vuole che il suo talento musicale sia dovuto ad un patto con il Diavolo incontrato ad un incrocio.

Nel prossimo episodio: molte fini e qualche inizio.

 

 

Carlo



[1] Nell’ultimo episodio ovviamente.

[2] Su Tomb of Dracula Vol. 1° #2 (prima edizione italiana Albi dei Super Ero, Corno, #3).

[3] Metropolitan Police Service, conosciuto anche come Scotland Yard, la forza di polizia della Grande Londra.

[4] Così era chiamata la regione tra il Mar dei Caraibi ed il Golfo del Messico.